Castelnuovo Garfagnana - Storia del tifo

Castelnuovo Garfagnana - Storia del tifo (Le tifoserie)

Castelnuovo Garfagnana - Storia del tifo

Castelnuovo Garfagnana

Il tifo a Castelnuovo ha radici molto recenti, e la promozione in C2 è servita a misurarsi con realtà di altro spessore e esperienza. L'esordio ufficiale del tifo organizzato al Comunale può essere datato alla partita contro la Sestrese nel 95/96, nella prima stagione nei Dilettanti: 3-2 il risultato finale. Vi erano 2 o 3 ragazzi che il sabato prima fermavano la gente per strada e invitavano a venire allo stadio a tifare. L'inizio fu abbastanza "casereccio" ma forse quelli sono stati i momenti migliori perché la gente era poca ma, come si suol dire, buona e il tifo era incessante per 90 minuti. La prima trasferta organizzata fu quella di Viareggio contro la Torrelaghese, quando  7 persone partirono col treno (che era tutto fuori che speciale): la partita fu uno scempio ma il tifo fantastico… E così si arriva al gennaio 1996: grandi preparativi per invadere col treno Viareggio ma uno sciopero dei ferrovieri blocca gli ultras… Tutto rimandato alla settimana successiva alla sfida della stagione al Porta Elisa contro il Pisa. Possiamo parlare della prima coreografia del gruppo, che allora si chiamava Warriors e Teste Fuse: alla fine delusione per un gol mangiato da Vangioni. La stagione seguente è da sogno: esplode la mania del tifo a Castelnuovo, vengono stampate le prime sciarpe dopo secoli e le tessere ultras si moltiplicano. E' l'anno del derby contro il Viareggio: a novembre la sfida ai versiliesi è da brividi, ma Galli sbaglia un rigore al 94°, delusione indicibile per i tifosi. La corsa riprende e si arriva all'esodo di massa a Viareggio per la sfida del secolo dei gialloblu. 2 pullman esauriti, treni carichi, decine e decine di auto in fila, per un totale di circa 800 persone. Alla fine enorme delusione sfogata dagli ultras con lanci di oggetti vari e incidenti gravi nel dopo gara, denunce e tribunali. "Finalmente" gli ultras gialloblu vanno sui giornali nazionali. La 3° stagione è sicuramente la più desolante: all'inizio c'era grande attesa, erano state vendute tessere su tessere, ormai si trovavano pure nei fustini dei detersivi, invece a poco a poco lo stadio si svuota. Questo anno è da ricordare per le prime contestazioni dei tifosi al tecnico Piccotti e alla squadra. Contro il Savona si assiste addirittura ad un tentativo di aggressione ai giocatori ospiti colpevoli di avere pareggiato nel finale! L'ultima stagione di Serie D è ancora nelle menti di tutti: l'anno della C2, delle feste, degli esodi di massa, del grande tifo. Purtroppo non c'è ancora un seguito fisso per quanto riguarda le trasferte "vere" come i veri gruppi ultras, ma nelle gare vicine la mobilitazione è buona. Si organizzano pullman infatti per andare a Ponsacco, a Venturina, a Pietrasanta; nelle gare in esilio a Porcari, Lucca e Pontedera sembra di giocare in casa; a Camaiore ci saranno almeno 500 persone; in casa contro la Massese si contano 1.500 persone, come del resto nell'ultima casalinga, quella della C2. Tra le tifoserie incontrate nel corso della stagione sono molte quelle degne di rispetto: primi tra tutte quella del Latina, in 500 a Pontedera; la Massese (tutti ricordano gli incidenti di fine gara), molto calda e rumorosa; il Grosseto, roba da categorie superiori; l'Imperia ai play-off con i suoi spettacolari Samurai; il Civitavecchia. Inesistenti invece gli altri gruppi ultras; spesso non c'erano neppure le tribune. Il 1999/2000 è lo storico anno dell'esordio in Serie C2 e gli ultra gialloblu rispondono bene all'impatto col nuovo impegno. Da ricordare l'esordio assoluto sul campo storico del Picco di La Spezia, al cospetto di una tifoseria da brivido; il caloroso esordio al Nardini contro la Biellese; lo spettacolare derby vinto alla grande contro il Viareggio; la grande sfida, condita da polemiche per l'ordine pubblico, contro la capolista Spezia; infine i play - off con l'esodo a Prato e la sfortunata ma generosa prova di commiato contro i pratesi. In definitiva il 1° anno di Serie C2 vede gli Ultras gialloblu promossi a pieni voti (o quasi) e i risultati e la classifica hanno decisamente aiutato tutto questo. Invece la situazione si inverte nelle successive stagioni. La stagione 2000/2001 non ha visto quel salto di qualità che ci si aspettava da una tifoseria emergente come quella gialloblu ma i risultati altalenanti della squadra non hanno attirato sempre il pubblico; si era giunti a un bivio: o il tifo gialloblu tornava come ai vecchi tempi oppure si rischiava di gettare al vento le basi create nelle ultime stagioni. Il carattere del tifo garfagnino è da tempo segnato. Un tifo colorato e caloroso, lontano dalle frange estreme che caratterizzano il movimento ultras in generale, questa è l'unica strada percorribile in un ambiente piccolo e sano come Castelnuovo. E' l'anno in cui esplode la contestazione a mister Favarin e la stagione termina con l'amaro in bocca. Il 2001/2002 è un anno da dimenticare, con la squadra relegata nelle zone medie della classifica e il pubblico che diserta lo stadio. Non c'è più un minino di tifo.Per fortuna la stagione 2002/2003, vede una squadra competitiva e di conseguenza il tifo rifiorisce, con le dovute proporzioni. L'effetto Fiorentina è salutare per tutto l'ambiente e si tornano ad organizzare pullman in occasione delle 2 trasferte al Franchi di Firenze, in Coppa e in campionato. La squadra vola e nasce un nuovo gruppo, i "Fedelissimi K2" che prendono in mano il tifo e, nel loro piccolo, riescono a ricreare l'entusiasmo e il calore attorno alla squadra. Esodo di massa al Porta Elisa per la sfida delle sfide contro la Fiorentina: si può parlare tranquillamente di 2000 garfagnini presenti in tribuna, oltre che qualche centinaia di tifosi lucchesi.A oggi non esiste tifo organizzato a Castelnuovo.

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