POGGIBONSI
Come in
moltissime parti d’Italia, il calcio ha rappresentato una sorta di “religione
pagana” a partire dall’inizio del secolo scorso, quando nelle città (dapprima
in quelle maggiori come Torino, Milano, Genova) cominciavano a crearsi le prime
squadre di football. Da subito il fermento, l’accesa partecipazione al gioco e (perché
no) le spinte campanilistiche dei vari derby locali hanno portato ad un maggior
coinvolgimento, col tempo, di gruppi sempre più numerosi di persone al seguito
delle squadre calcistiche: dapprima in modo spartano e spontaneo, fino ad
arrivare alla struttura di gruppo ultras organizzato come oggi lo conosciamo.
La città di Poggibonsi ovviamente non ha fatto eccezione, e se fino agli anni ’70
l’Us Poggibonsi veniva seguita da sportivi in maniera molto genuina (il celebre
Sporting Club), nel 1978 fu deciso di seguire, sulla scia di quanto accadeva
nel resto d’Italia, un’organizzazione più concreta al modo di tifare e vivere
le domeniche allo Stadio Comunale: ecco quindi che per la prima volta fa la sua
comparsa in tribuna laterale lo striscione Lion’s Supporters. Il Poggibonsi
militava in Promozione (l’attuale Eccellenza) e la salita in Serie D nel 1980
aiutò lo sviluppo del gruppo che così potette, dopo una fase embrionale,
cominciare a confrontarsi con squadre più blasonate e con altre tifoserie più o
meno importanti. Ciò che rende quasi naturale l’aggregazione intorno alla
squadra e l’’idea di “fare gruppo” veniva di certo da un altro tipo di
aggregazione, per certi versi molto simile, ovvero quella da bar; luoghi che
giocavano un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni delle persone e
fungevano da punto di ritrovo tra le varie generazioni, dai più giovani ai più
anziani. Locali storici come il Bar Perù (cuore pulsante e ritrovo dei Lion’s
Supporters), ma anche l’allora Bar Mario, il Bar Rossano e il Bar Canard, i
quali fungevano appunto da catalizzatore sociale anche per i tifosi del Leone.
A livello di sigle oltre i Lion’s, vanno menzionati certamente i Navajos e i
Vigilantes, mentre gli anni successivi vedono la nascita degli Army Korps
(1985/86, Bar Mario) e degli Impero Giallorosso (Bar Perù/Bar Rossano). Gli
anni ’80 (tra alti e bassi della squadra) culminano per la tifoseria giovane,
vogliosa, rampante e turbolenta con lo spareggio di Perugia contro il Gubbio
(campionato 1986/87), dove oltre 3500 poggibonsesi invasero il Renato Curi;
purtroppo finì con una sconfitta, ma resta tutt’ora la trasferta più numerosa
per quanto riguarda la tifoseria. L’anno dopo comunque (1987/88) la squadra
riuscirà a vincere la Serie D e ad affacciarsi in C2, dove le trasferte possono
essere definite tali (girone con squadre lombarde, piemontesi, liguri e
toscane): dette soprattutto l’occasione di incontrare l’odiata Siena, nemico
principale con cui ci furono scontri ogni anno fino a quando nel 1990 i
bianconeri vinsero il campionato salendo in C1. Oltre ai senesi, anche con gli
eugubini (rivalità nata a seguito dello spareggio) ci furono violenti scontri,
specialmente nella stagione 1990/91. Dopo qualche anno scadente sul campo,
toccando il vertice con la retrocessione in Serie D nel 1995, il tifo si
affievolisce notevolmente: i Lion’s calano vistosamente, e in questi anni l’unica
sigla degna di nota fu sicuramente la Gioventù Giallorossa, che provò a dare
nuova linfa e ricambio generazionale alla gradinata. Il nuovo millennio
comincia nel modo migliore dopo un decennio assai negativo: la stagione 2000/01
vedrà la squadra vittoriosa in Serie D, davanti ai rivali di Grosseto e
accompagnate da numerose trasferte di massa: 450 a Fucecchio, 300 a
Castelfiorentino, 200 ad Agliana, 600 a Grosseto, 700 a Sangimignano,
concludendo con l’esodo a Todi per la partita decisiva in 1200. Sono gli anni
in cui il tifo rinasce, c’è entusiasmo e ci sono ovviamente i risultati
sportivi: gli Old Lions tornano a guidare la gradinata, coadiuvati da gruppi
come i Lions Romituzzo (già presenti dagli anni ’80, abituale ritrovo degli
ultras giallorossi), Vecchia Guardia, Lions Front e Tartan Crew. Il ritorno in
Serie C2 non sarà, calcisticamente parlando, dei più facili: infatti nella
stagione 01/02, in un girone con piemontesi, liguri e lombarde, nonostante
ottime trasferte dal punto di vista numerico (150 a Cremona su tutte), la
squadra rimane in fondo alla classifica per quasi tutto il campionato, per poi
salvarsi incredibilmente ai Playout contro il Meda, con un gran sostegno in
casa ma soprattutto in trasferta, con 300 leoni al seguito. La stagione
successiva sarà caratterizzata dalla presenza della Fiorentina, in un girone
con altre tifoserie di notevole caratura (Grosseto, Montevarchi, Gubbio,
Rimini, Sangiovannese e Fano). Nonostante l’ottimo campionato, l’estate del
2003 sarà ricordata tristemente come quella della non iscrizione, con
conseguente ripartenza dall’Eccellenza. Dalla stagione 2003/04 si affacceranno
gli Ultras Poggibonsi 04, un nuovo gruppo con l’obbiettivo di lasciarsi il
passato alle spalle e ripartire, formato da un gruppo di ragazzi mediamente
giovani ma già con qualche anno di gradinata alle spalle e supportati da
diversi elementi di maggiore esperienza, gli UP si faranno subito notare per la
voglia immediata di rompere gli schemi e dare vita a un tifo più moderno e al
passo coi tempi: niente tamburo, molti battimani, materiale ben curato nei
minimi dettagli, stendardi fatti a mano e in generale maggiore attenzione allo
stile rispetto al passato, assieme all’apertura di una sede del gruppo aperta
praticamente tutti i giorni. Una mezza rivoluzione rispetto a quanto visto fino
ad allora. Dopo un primissimo periodo caratterizzato anche da qualche frizione
con il resto della gradinata, il gruppo si consolida e prende le redini della
tifoserie. Sono gli anni che vedranno il Poggibonsi risalire in C2, nonostante
due campionati di Serie D conclusi al terzo posto. Sono gli anni di trasferte
memorabili da Soriano del Cimino, a Giugliano, dal Flaminio di Roma fino a
Gradisca d’Isonzo: ovunque il Leone giocasse lo striscione ultras è stato
presente; anni di coreografia in casa (Rieti su tutte) e persino in trasferta
(Borgo San Lorenzo 2006). Sul finire del decennio, poi, qualche pesante diffida
prima e il deciso inasprimento delle leggi sullo stadio poi (Tessera del Tifoso
in primis, con le varie iniziative a cui gli UP hanno aderito per combatterla)
apriranno le prime crepe nel gruppo, che deciderà di sciogliersi
definitivamente nel 2011, conscio di non riuscire più a perseguire la mentalità
che lo aveva contraddistinto fino ad allora. Senza un gruppo guida e la quasi
impossibilità di andare in trasferta, per almeno 3 anni non presenziano più
gruppi organizzati, pur essendoci comunque tifo spontaneo. La città torna a
respirare entusiasmo dalla stagione 2014/15, complice una grande annata
calcistica chiusa al secondo posto e la presenza degli acerrimi nemici del
Siena, ritrovati dopo quasi 25 anni in una partita ufficiale. L’entusiasmo di
quel secondo posto e del quarto nella stagione 2015/16, viene però cancellato
nella stagione 2016/17, con una situazione societaria disastrosa che ha
rischiato di far cancellare la squadra dal calcio giocato; il tutto si chiuderà
con la retrocessione in Eccellenza. Pur continuando a non esserci gruppi
portanti in gradinata, possiamo menzionare come sigle gli Zero Valori
(2014/15), falcidiati dalle diffide per gli scontri in campo a Colle Val d’Elsa
l’ultima giornata di quel campionato e Hic Sunt Leones (2015-2018). Dalla
stagione 2018/19 è presente in balaustra un nuovo striscione, Poggibonsi 1925 –
Passione Orgoglio Tradizione, volto ad unire le differenti anime attive per
coordinare al meglio anche le azioni extrastadio. Viene prodotto nuovamente
materiale e torna il tifo organizzato, dando vita a 40 anni dalla nascita del
tifo poggibonsese a un nuovo capitolo. Da sottolineare il gemellaggio con gli
Ultras della Sangiovannese, mentre le rivalità principali sono nei confronti di
Siena, Grosseto, Colligiana, Montevarchi, Cecina e più recentemente Ponsacco.
NASCITA:
1978 (Old Lions Supporters)
GRUPPI
PRINCIPALI ATTUALI: Old Lions Supporters, Poggibonsi 1925 – Passione Orgoglio
Tradizione
GEMELLAGGI-AMICIZIE:
Sangiovannese – Gracciano
RIVALITA
PRINCIPALI: Siena, Grosseto, Colligiana, Gubbio, Montevarchi, Cecina, Ponsacco
Per collaborare con l'ampliamento dell'articolo o per segnalare inesattezze siamo a disposizione degli utenti tramite la pagina Facebook di Tifo Toscano