GRASSINA
La tifoseria dell'Us Grassina è sempre stata considerata una
delle più calde e passionali del panorama dilettantistico fiorentino. Fin dagli
anni sessanta con la squadra che navigava in seconda categoria il pubblico
grassinese affollava gli spalti dello storico campo sportivo di via Abebe
Bikila, al centro del paese ed all'interno della Casa del Popolo più grande di
tutta la Toscana. A quei tempi i derby con gli storici nemici dell'Antella
erano infuocati, caratterizzati da grande pubblico (al derby erano presenti
sempre 1500 spettatori) e da scazzottate rimaste nella storia dei due paesi.
Con la promozione del Grassina in prima categoria a metà degli anni settanta
esplode l'entusiasmo nel paese e si gettano le basi di quella che sarà la
squadra che è ancora nel cuore di tutti i tifosi rossoverdi. La squadra porterà
il Grassina in Promozione negli anni ottanta e vedrà la nascita di una vera e
propria tifoseria. In quegli anni molti ragazzi del paese iniziano a seguire la
squadra (tra i fondatori ricordiamo “Barabba” e "Pippino" entrambi
scomparsi, leader della tifoseria e personaggi di spicco del paese) sia in casa
che in trasferta, si tratta di un tifo spontaneo ma molto caldo, ci sono
tamburi, bandiere, striscioni, la mitica tromba rossoverde fatta su un telaio
di legno. In quegli anni il Grassina raggiunge i suoi massimi livelli ed
incontra squadre blasonate come Poggibonsi, Colligiana, Sangiovannese,
Montevarchi, ecc. I derby con all'Antella sono sempre infuocati e
caratterizzati da un pubblico incredibile. Ma più di tutto, la competizione che
ha creato “gruppo” tra i tifosi, è stata la coppa Italia del 79/80. Il Grassina
arriva ai quarti di finale nazionali. Negli ottavi incontra il Vomero di
Napoli, all'andata si gioca al Vomero e da Grassina partono due pullman di
tifosi. Si gioca in un clima infuocato ma la squadra ed i tifosi ne escono
indenni nonostante le pesanti minacce ricevute. Al ritorno succede di
tutto…vengono aggrediti i supporter napoletani che girano per Grassina e ci
sono scazzottate già dal mattino. In campo, davanti a 1500 spettatori il
risultato di 1-0 premia i rossoverdi che accedono ai quarti di finale. Il
sorteggio assegna come avversario l'Opitergina (squadra veneta di Oderzo), nel
paese non si parla di altro e così nel covo dei tifosi rossoverdi (il bar sport
oggi Caffè 31) vengono organizzati 12 pullman e decine di macchine per la
partita di andata in trasferta. Ad Oderzo ci saranno oltre 700 tifosi
rossoverdi (pubblico di casa non presente in modo organizzato) che occupano
tutta la tribuna dello stadio. A Grassina viene organizzata nella Casa del
Popolo la diretta radio in un cinema stracolmo di persone. Il risultato sarà
pesante, 3 a 0 per i veneti ma Grassina non si arrende e per il ritorno il
campo della Casa del Popolo è ribollente. Oltre duemila spettatori riempiono la
tribuna ma c'è gente dappertutto, anche sulla collina dietro al campo. Il
Grassina vincerà 3 a 1 e non ce la fa a ribaltare il risultato. Altro episodio
nella memoria del paese è la scazzottata a Sinalunga (Siena) quando dopo
l'andata burrascosa a Grassina per il ritorno i tifosi rossoverdi organizzano
un pullman agguerrito. Appena entrati nel paese, tutto il pullman decide di
scendere dal bus e menare chiunque incontri davanti facendosi strada a suon di
cazzotti. Successivamente nei primi anni 90 il tifo organizzato rossoverde ha
una flessione, il tifo organizzato perde di compattezza lasciando spazio ad un
tifo più spontaneo. Non si registrano episodi significativi, fino al 1996
quando il Grassina arriva secondo nel campionato di Eccellenza e dopo aver
vinto i playoff regionali accede alla finale con i vincenti dei playoff umbri.
L'avversario è il San Sisto di Perugia e proprio per la trasferta, un gruppo di
ragazzi del paese, tutti poco più che ventenni, decide la nascita ufficiale
delle Brigate. In fretta e furia viene creato lo striscione (ripreso dai
caratteri delle lettere dai Modenesi e cucito da un ragazzo di noi in una
bottega del paese). Da Grassina partono tre pullman per San Sisto, la partita
finisce 0 a 0. Al ritorno si gioca nel nuovo campo sportivo di Ponte a Niccheri
e davanti a 1000 spettatori il Grassina sconfigge ai rigori il San Sisto ed
accede per la prima volta nella sua storia alla serie D. L'anno successivo sarà
purtroppo nero per i rossoverdi che all'ultima giornata retrocedono e tornano
in Eccellenza ma a livello di tifo comunque non mancano episodi interessanti. Ad
esempio quando a Grassina arriva la Narnese, seguita da una 50ina di tifosi. Dopo
alcune provocazioni gratuite degli Umbri, si sparge la voce in paese ed in
breve tempo arrivano al campo molti ragazzi; nel giro di poco parte una rissa
dove i Narnesi sono costretti alla ritirata. Al ritorno, non volendo mancare
all’appuntamento, da Grassina parte un pullman bello tosto; all’arrivo al
casello di Orte viene intercettato dalla Polizia e scortato a Narni. Nonostante
i buoni propositi, i tifosi Narnesi non riescono a rendere quello che avevano
preso Grassina limitandosi a qualche lancio di oggetto e poco altro. Un'altra
perla è sicuramente l’ultima trasferta in D a Corciano (PG) contro l’Ellera
dove in 10 ragazzi delle Brigate si presentano in Umbria con un tasso alcolico
sopra qualunque media e creando un terremoto nel tranquillo paesino. Stavolta
sono i tifosi di casa che si organizzano per cercare di cacciare i rossoverdi
dagli spalti; ne conseguirà un parapiglia dove solo l’arrivo delle FDO riesce a
riportare la calma, obbligando i Grassinesi a tornare a casa prima del fischio
finale. La serie D porta purtroppo anche il fallimento della società a fine
stagione ed il Grassina per alcuni anni scompare sostituito da un aborto che i
tifosi non hanno mai digerito, la fusione con gli storici rivali all'Antella
con una nuova squadra che si chiamerà Valdema (con i colori rossoblu) ma che
non avrà mai seguito nei due paesi. Ma i tifosi non si arrendono ed in poco
tempo il Grassina rinasce ripartendo dalla terza categoria e risalendo la china
piano piano fino all'anno 2010 quando la Valdema si scioglie con la fusione con
lo Sporting Grassina ridando vita a quella che è oggi l'ASD Grassina. Solo però
nel 2017 dei ragazzi (una nuova generazione) decidono di provare a tornare
sugli spalti e così danno vita all’ ARMATA Rossoverde. In quell’anno si
registrano buone presenze in tutti i campi di provincia utilizzando spesso il
treno come mezzo di trasporto (alcune volte trasferte di 30 km, in treno hanno
significato 2 ore di viaggio di sola andata) In una cena organizzata dal
Grassina Calcio, dove erano presenti sia i ragazzi dell’ARMATA che i “vecchi”
delle BRIGATE vengono buttate giu le fondamenta per tornare sui gradoni a dare
mano nella ricostruzione del tifo rossoverde; in poco tempo nasce una amalgama
che fa sì che l’esperienza dell’ARMATA possa terminare facendo confluire tutti
i ragazzi sotto un unico, storico, striscione BRIGATE. Il resto è roba dei
giorni nostri; un mix di 20enni e 40enni con uno zoccolo duro di una 50ina di
persone che dallo scorso campionato hanno ripreso in mano la gestione del tifo
a Grassina presenziando in tutte le trasferte in buon numero con entusiasmo e
mentalità che, specie i più vecchi, stanno tramandando sempre di più ai
giovani.
NASCITA:
1980 (Brigate Rossoverdi)
GRUPPI
PRINCIPALI ATTUALI: Brigate Rossoverdi
GEMELLAGGI-AMICIZIE:
RIVALITA PRINCIPALI:
Antella
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